
Oggi si torna sulla Cima delle Liste! Una decisione maturata pochi minuti prima di mettere gli sci! Ricordo questa vetta dal novembre 2008, la mia seconda cima con i primi sci. Allora c’era molta più neve di oggi.
In basso la neve è una buona polvere canadese. In alto, oltre metà dislivello, a sorpresa troviamo solo crosta o neve gelata e durissima, intervallata ad accumuli eolici di neve non trasformata. Bello rivedere le punte dei larici illuminate dal primo sole, che solo molto lentamente scende a prendere i pendii esposti a nord-est. In vetta un vento freddissimo consente solo una rapidissima sosta.
Questa è una giornata bellissima, tersa. Di sabato o domenica non splende il sole dal 25 settembre. Passando le giornate in un edificio per lavorare, ed i week-end nelle nubi, è proprio da settembre che non vivo un’intera giornata con questo astro splendente. Meraviglioso!
Per la cronaca, in discesa pianto più volte la testa e mi produco in stretching estremi con le gambe che mi si catapultano in avanti a causa del perno sulla punta degli sci che sprofondano sotto la neve crostosa. Ottimo materasso di polvere nella parte bassa. In compagnia dei sempiterni Stefano,Giovanni, Ale The Camel e JCR.






La discesa (dall’album di j.cr)




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ma come è la buona polvere canadese? Non ci sono mai stato, solo a Casa Canada ma quella è altra storia!
Bellissima gita, ne ho un ottimo ricordo. La Valle Germanasca dapprima è stretta come un pugno, e poi si apre in una mano tutta da leggere ed esplorare.
Bonnes courses! Gp
già cos’è la polvere canadese?Buona serata!
Ma vi siete coalizzati! 🙂
E` un modo di dire per intendere neve molto fredda e polverosa, come quella che viene normalmente nei paesi nordici.
In realtà la mia è una accezione un po’ ironica ripresa da certi luoghi comuni tra gli scialpinisti che vedono sempre neve polverosa dappertutto anche quando non c’è.
Tipicamente chi parla di neve canadese non è mai nemmeno stato in Canada, io infatti non ci sono ancora stato 🙂
Ah, allora si tratta di visioni, di miraggi, tipicamente di immagini della mente….
E’ vero, spesso si parla di polvere canadese e non la si conosce. Soprattutto, si ignora la filosofia che sta dietro alla “powder”. Un ottimo libro sull’argomento è l’autobiografia di Dolores LaChapelle, per l’appunto “Polvere neve profonda”.
Alla fine, però, vale il solito detto che certe sensazioni o le hai provate davvero, o ciccia…
Però non biasimo neanche chi parla di polvere canadese senza mai averla vista (e ci metto anche me stesso): un po’ di fantasia aiuta, no?
Buone sciate a tutti, su polvere, firn o crosta…
Gp
sottoscrivo, grazie Gianpaolo.
Mi appunto il suggerimento letterario 🙂
Assumi un po’ di polvere anche tu, e vedrai, quanto starai tu più ben!
la polvere porta ben oltre…
…si “viaggia ” bene anche con la polvere colombiana…