Il primo gennaio siamo sulla Tomba di Matolda.
Il nome non vi incuta timore, dell’etimologia casomai parliamo un’altra volta, ne val la pena. Alcune nubi basse lasciano presto spazio ad un cielo caldo e sereno. Il paesaggio nella Val di Viù è ancora fiabesco, con neve fresca che copre ogni dettaglio. Saliamo verso il Collombardo, inventando la strada migliore. Prima in una ostile bassa vegetazione. Poi seguendo la sterrata in un paesaggio molto delicato e piacevole. Molto fragili e affascinanti i cristalli di brina che crescono sulla neve. L’acqua a volte rivela così la sua natura cristallina.
Il plateau del Collombardo è incantevole, immacolato, coperto di una luce accecante. Brilla al sole, interrotto nella sua uniformità solo da qualche traccia di lepre, ungulato o piccolo volatile.
Dalla vetta della Tomba scendiamo nel valloncello ombroso chiudendo così un giro ad anello. Bella neve all’inizio, appena un po’ gessata a tratti – giusto per far voli epici. Poi, nel valloncello il divertimento è trovare la via giusta tra le varie piccole asperità di dossi e bassa vegetazione. In una ottima neve polverosa. Questa varietà di ambienti dona alla gita un tocco di perfezione e divertimento in più.
Torniamo a valle con le ultime curve sui leggeri e fruscianti cristalli di brina.
Ringrazio per questo insolito ed indimenticabile primo dell’anno i compagni di gita Angelo, Cla&Gigi, Guido. Buon anno a tutti!
Bellissimo ambiente… la foto in home page dal mio blog arriva da un gita proprio alla tomba di matolda.
Senz’altro la mia gita migliore dell’anno. Ehm…
Beh, sul serio, probabilmente da inizio stagione è quella che mi è piaciuta di più.
Complimenti come sempre per le foto e anche per i carpiati, gli avvitamenti, le curve “rad shape”