Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Traversata del Malamot

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Continua il momento magico dell’innevamento trasformato sulle Alpi, il migliore da quando ho iniziato a sciare. Oggi siamo sul Monte Malamot (2914m), zona Moncenisio (Alpi Cozie, Francia), al Pian San Nicolao.

La salita avviene tra pittoreschi valloni. Un tratto più ripido, su neve irregolare e ghiacciata ci obbliga ad una irrequieta cautela. Riesco ad agganciare una zona erbosa in cui mi faccio un tratto senza sci, a causa di un traverso allucinante da cui ne esco un po’ sconvolto, da chiedermi  «ma che ci faccio qui nell’Esempon?!». Superato il tratto ripido mi attacco al primo palo dell’alta tensione per ricaricarmi un po’.

Intanto l’ambiente si espande e diventa perfino carino. Un ambiente che mi ricorda molto quello del Mont Thabor. Stessi calcescisti e calcare, stessi i colori e gli sviluppi.

Queste sono da sempre terre di confine, terre contese e terreno di scontri e battaglie. Troviamo infatti numerose fortificazioni, alcune del XIX secolo, come quelle costruite proprio in vetta, dove dedico un po’ di tempo a foto ricordo. Alcuni approfondimenti qui.

Dalla vetta si scende sul versante opposto in pieno E-SE. L’interesse di questa gita sta anche in questa deliziosa traversata, che consente di conoscere due versanti della stessa montagna, tornando nello stesso punto di partenza. La discesa è un po’ da interpretare, non conoscendola non è banale sapere dove passare. Ale però la conosce bene e sa anche scovare i pendii con neve migliore.

La neve, a parte qualche irrilevante eccezione è quello che dicono un perfetto firn primaverile. Un’altra sciata da sogno. Solo verso valle il caldo rende la neve un po’ sprofondosa, ma sempre ben sciabile. Giornata calda e fantastica anche meteorologicamente.

Con la Compagnia I viaggi del Cammello non si sbaglia mai – oggi Ale, Carlo, Oreste (lo zio Piotto). Dedichiamo questa divertente sciata a Jcr.

1 thought on “Traversata del Malamot

  1. JCR ringrazie sentitamente per la dedica e si augura di poter presto rientrare e partecipare alle gite “I viaggi del cammello”.
    Un saluto a tutti.

Commenti

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