Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Traversata dei Breithorn

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L’intero massiccio dei Breithorn, che si trova tra il Monte Rosa ed il Cervino, può essere attraversato seguendo uno spettacolare itinarario di cresta. Un modo eccezionale per stare su queste vette, coglierne gli scorci panoramici e quelli più severi che sa offrire l’alta montagna.

Benchè tale ascensione sia valutata solo AD/AD+ è davvero delicata. Svolgendosi completamente su terreno di misto obbliga ad arrampicare con i ramponi ed esser sempre pronti ora ad arrampicare, ora ad attraversare affilate creste, scendere brevi dentini rocciosi spruzzati di neve, effettuare numerose manovre di corda e doppie scomode in ambienti espostissimi.

La salita prevede il pernottamento al Bivacco Rossi-Volante (3750m), quindi la salita alla Roccia Nera (nevosa, facile, estremità orientale del massiccio), al Gemello del Breithorn Orientale (passi di misto), due scomodissime discese da 30m, risalita al Breithorn Orientale (un po’ delicato, misto), due discese di 30m (più comode stavolta), cresta nevosa, lunga ed estenuante salita rocciosa sporca di neve al Breithorn Centrale, facile salita al Breithorn Occidentale su affilatissima cresta nevosa. Non dimentichiamo il rientro al Plateau Rosà prima che chiudano gli impianti (15h45′).

Devo osservare che dovendo rispettare gli orari delle funivie questo viaggio alpinistico diventa un po’ ambizioso, il tempo contato sottrae un po’ di piacere al panorama, alla calma. Oggi solo noi abbiamo attraversato tutte le cime, ma sul Breithorn Centrale sale direttamente una gran folla, quindi è inevitabile dover attendere il proprio turno per fare alcune lunghezze di corda nei tratti più delicati. La salita al Centrale è molto lunga e verticale, con tante variazioni sul tema, occupa gran parte della salita.

Giornata di gran sole e vento freddo, panorama estesissimo, meravigliosi colori e contrasti.

Ovviamente va prestata la massima attenzione al tipo di terreno. Per fare esempi incredibili, sulla prima doppia del Gemello, in piena tortuosa cresta, un giro di corda mi provoca un allungamento di alcuni metri a pochi metri dalla sosta successiva, con immaginabili conseguenze sui sottostanti sostati. Subito dopo, un inspiegabile scivolamento sui ramponi per poco non mi provoca una fuga improvvisa verso valle. Follie! Non andrò mai più sul Gemello del Breithorn.

Nota per il Bivacco: trovato pieno zeppo, notte infernale. Mattina nauseata e con mal di testa. Va messo in conto. Indimenticabile il tramonto.

Eppure, complessivamente, si tratta di una bella traversata, di grande soddisfazione su montagne di incredibile bellezza.

Nota di curiosità: è la seconda volta che quest’anno salgo sul Breithorn Occidentale.

Grazie a Fabio, che ha tirato quasi tutto in conserva, velocissimo, impeccabile e instancabile. Un ringraziamento per le doppie agli alpinisti incontrati sul Gemello. Un’estate compromessa dall’instabilità, ma in cui cui abbiamo trovato un gran finale di stagione.

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