Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Punta Venezia

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O Venezia, che sei la più bella…

Mentre d’estate un gran freddo ci ha costretti ad arrampicare a Rocca Sbarua, ora inauguriamo l’autunno con un’inaspettata arrampicata in quota. A P.ta Venezia.

L’idea è quella di salire in giornata la via dei Torrioni. Ma è protetta da un nevaio assai ripido e scomodo. Portare picca e ramponi per trenta metri di neve non è proprio il caso, dispettosa questa circostanza. Certo un bel canapone di trenta metri… non sarebbe male…

Poco male. Percorriamo qualche centinaio di metri verso destra, alla ricerca della via Dimensione Quarto, dove non ci sono coni valanghivi. Ecco spuntare un bel fix con anello zincato. Si va.

La prima lunghezza dovrebbe essere un terzo, ma appare subito assai duro, una continuazione di tetti e strapiombi terrificanti. Al di sopra delle mie possibilità. Le cose non migliorano nei tiri successivi, ma tanto sale Fabio. La via a parte qualche svarione è bella. Protetta bene. Segue dei torrioni spigolosi, verticali, andando a cercare tutti i tetti presenti per avere le massime difficoltà su roccia buona. Ma non può essere la Dimensione Quarto, su di qui si vede altro che la quarta dimensione…

Eppure sul sito del Rifugio la prima via a destra dei Torrioni è Dimensione Quarto, possibile che ne siano spuntate di nuove..? O forse è stata richiodata la via Erica? Ma c’erano più genepì che eriche…

Ma sì, solite sorprese del cuneese; che via avremo salito? Chi lo sa. Infine è stata un’ottima giornata, calda, con poche nebbie orografiche pomeridiane. La via termina in cima ad un torrione dopo 6 lunghezze. Dopo una breve calata si ritirano le corde e si seguono radi spit piantati in mezzo ai prati, che salgono senza difficoltà gli ultimi cento metri che mancano alla vetta. Dalla croce ci godiamo l’ultimo sole caldo, prima di immergerci nelle nebbie che cingono d’assedio la cresta di frontiera. Benvenuto autunno!

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