Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

San Besso

Una giornata speciale, da dedicare ad un nuovo percorso in montagna.

Un camoscio
Un bel camoscio

Copiose nevicate oltre i 2000m rendono difficile scegliere un itinerario. L’idea è di contemplare gli ultimi colori dell’autunno in Val Soana. Ci accoglie un ambiente aspro, eppure bucolico. I pochi paesini di quesa valle sono la quintessenza dei luoghi isolati. Sembrano vivere in un mondo a sè, un po’ magico, recondito, custodi di chissà quali sconcertanti segreti e meraviglie.

Il nostro piccolo viaggio ha come fulcro il Santuario di San Besso, raggiunto dalla Piana d’Azaria.

Tale pianoro è oggi è un autentico spettacolo della natura. L’abbondante e umida neve caduta ad alta quota rende la Torre di Lavina una cima patagonica. Più in basso i colori spaziano dall’oro dei prati al biondo-rossiccio dei larici. Un’aria immobile e tersa ravviva i contrasti. Cascate rigogliose cadono fragorosamente tra le balze rocciose.  Le aspetta un accogliente fondovalle, che pare voler così placare il loro impetuoso scorrere. Pascoli sterminati si sviluppano sui fianchi delle montagne contendendo lo spazio ai larici.

In questo scenario di luci e colori troviamo numerosi branchi di camosci, spinti in basso dalle recenti nevicate. Non manca anche un bel gipeto, così bello e raro da avvistare.

Una nota la merita anche il famoso Santuario, in un luogo oggi reso ancor più gotico dalla nebbia che nel pomeriggio permea ogni cosa.

L'inverno arriva dall'alto
L'inverno arriva dall'alto
Autunno
Autunno
Un avvoltoio
Un avvoltoio (gipeto)

Non abbiamo completato il giro ad anello (vedi link) causa neve troppo abbondante nei pressi delle Grange dell’Arietta. Dopo aver avvistato il gipeto siamo ridiscesi alla Piana d’Azaria (consiglio a chiunque di fare, prima o poi, una passeggiata qui). Quindi siamo risaliti direttamente al Santuario di San Besso.  Ottima giornata in ottima compagnia. Con Clà. Poche foto a caso, è morto il mio abituale PC. Forse ne ha basta di farmi scrivere queste diaristiche fesserie.

2 thoughts on “San Besso

  1. Nella piccola val soana, così dimenticata e così indimenticabile… quante emozioni su per quel sentiero. Se reisco ci andrò il 1° dicembre, a rinnovare un mio piccolo rito (l’unico che concedo volentieri alle cosidette religioni..)

Commenti

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