Un nuovo inverno?

Rieccoci all’inverno, che parte ufficialmente il primo dicembre.

Diamo un’occhiata alle prospettive meteo per i primi giorni del mese, significative per lo sviluppo della stagione fredda. La parola d’ordine di quest’anno è flusso zonale. O il vortice polare. In ogni caso un regime di venti da ovest a est, o da sud-ovest verso nord-ovest. La depressione d’Islanda (con i venti che le ruotano attorno in senso antiorario) pare voler essere la protagonista, tenendo lontani flussi freddi e, almeno all’inizio, anche gli anticicloni.

Prepariamoci quindi già ad inizio dicembre a salutare questo anticiclone continentale che ancora ci tiene compagnia. Arrivano frequenti venti umidi di libeccio (SW), cui potrebbero alternarsi momenti di föhn. Possibili precipitazioni, nevose però a quote piuttosto elevate (1500…2000m?). Le temperature mediamente si manterranno su valori tutt’altro che invernali.

Sembra così chiudersi un anno bizzarro, con un gennaio molto mite, una primavera assai calda, un’estate fredda e frequentemente nevosa in montagna. L’autunno è tornato contro ogni regola asciutto, con momenti piovosi concentrati in eventi eccezionali. Anche l’inverno pare voler essere montato a modo suo: piuttosto mite.

Se poi guardiamo alle incerte previsioni stagionali notiamo che dopo un avvio mite dell’inverno, ma con possibili precipitazioni, segue un gennaio che apre decisamente le porte alla primavera, con un calore via via più anomalo sospinto da fasce anticicloniche subtropicali. Staremo a vedere.