Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

“Because the evening”

Sagnasse
Alpeggio presso i Laghi di Sagnasse, poco oltre i 2000m in Val Grande di Lanzo.

In questa tersa giornata ci sono una parete, una foresta, un faggio, un lago ed una sera.

Ero rimasto affascinato da una descrizione di Motti per raggiungere la base della parete Sud del Bec di Mea, partendo da Bonzo. Penso che la troviate ancora sul sito della Scuola Motti (cercando un po’), che ha riattrezzato la via del Naso. Poi avevo dimenticato questa passeggiata, tra tante altre. Me l’ha ricordata Cla, che oggi sale con amici da queste parti.

Li raggiungo in giornata, ma prima, partendo con calma e tardi da casa, salgo da Bonzo proprio sotto la parete Sud del nostro becco. La via De Amicis c’è ancora, ed è molto curioso superare gli stretti vicoli del compunto abitato. Oltre l’attacco della via il sentiero termina. Contorno la parete in cerca di una soluzione per arrivare  alla cuspide del Bec di Mea. Si passa. Arrivo proprio all’alpeggio.

Con Cla&company attraversiamo verso i Rivotti. Piacevoli boschi di conifere contendono lo spazio alle latifoglie, tra cui alcuni corposi faggi secolari. Con la mia inarrestabile amica proseguo ancora fino ai Laghi di Sagnasse, dove un delicato candore di neve mi regala alcune belle fotografie.

Intanto si fa sera. L’autunno rapido brucia giornate che paiono lente. Si torna indietro. Sotto i Rivotti lascio Cla scendere alla vicina Pialpetta. Questa sera ha una luce che mi piace, io continuo verso gli Alboni e poi Bonzo. Cla ha una cartina, ma sono più utili le informazioni che mi lascia: io non ho mai percorso questo tratto. Ravano  un po’ presso gli Alboni, poi la strada una volta individuata è molto veloce.

Il crepuscolo intanto avanza e rende i contorni limpidi e cristallini. Non fa freddo ed anche l’aria è immobile. In un torpore così diventa protagonista anche il frusciare di una foglia che cade. C’è da rimanere anestetizzati da tutta questa calma, questo penetrante silenzio. In basso una tenue foschia avvolge un sonnolento fondovalle. In qualche modo ci ricadrò dentro.

C'è un faggio
Un accogliente faggio
Finestra
L'autunno sta per cedere posto all'inverno.
Attraverso la luce della foresta
Passaggi nella foresta
C'è un lago
Eh sì, c'è anche un lago...
Bianco specchio
...dove la neve si specchia.
Le lunghe ombre della sera
Le lunghe ombre della sera - Lago di Sagnasse
Un tramonto nell'aria
Brr... subito notte - alla prossima!

1 thought on ““Because the evening”

  1. la scuola Motti ha osato profanareil Bec di Mea mettendo gli spit dove Motti era passato senza? Minkia se lo sa, coso, come si chiama, ma si quello lì, non ci dorme la notte!!!

Commenti

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