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La regione dei Grandi Laghi (italiani!) si presta bene alle arrampicate autunnali. Quando brevi giornate radiose di mezza stagione sono così mitigate dal lago da sembrare quasi estive. La melanconia del sole basso nell’aria immobile, unita al piacevole tepore del clima crea un insieme di sensazioni contrastanti, ma sempre piacevoli. Prevale su tutto l’entusiasmo di scoprire questa parete e il fascino della salita.
La Corna di Medale è una vera e propria scultura di bianco calcare sospesa sulla città di Lecco. Colpisce alla vista l’improvvisa parete verticale che si apre tra i boschi e questa roccia così abbagliante, vertiginosa.
Dopo un breve avvicinamento nei boschi troviamo facilmente sull’Antimedale la base della Via degli Istruttori, una bella linea con lunghezze di V+/VI max (VI+?). La valutazione segue la scala classica perchè la via non è esattamente sportiva. Anche se in tempi recenti è stato messo qualche fix, i vecchi chiodi presenti sono assai apprezzabili e qualche friend riparatore è assolutamente gradito (a me). Una buona relazione anche. Inoltre la salita è col tempo diventata più difficile perchè il calcare si lucida facilmente dopo ripetuti passaggi.
L’essenza della via è davvero meritevole. Tra le impressioni posso ricordare che la quinta lunghezza è sostenuta e impegnativa. La sesta ha invece un traverso delicato con spaccata finale per raggiungere un chiodo, ma l’ultimo diedro non è poi così allucinante. È protetto bene e con pochi passi si arriva in sosta senza azzerare. La quarta lunghezza ha un inizio in un diedro sporco e pieno di rovi.
Saliamo l’ultima lunghezza con il sole che digrada rapidamente mentre un falchetto si libra nell’aria immobile. Gli ultimi raggi del sole illuminano il lago e le case con riflessi roventi. Una totale tranquillità permea la montagna.
Bella la discesa, ma attiviamo la frontale troppo tardi, perdendo nel buio il bivio per Laorca. Gran finale ravanoso addirittura nel bel mezzo di Lecco alla ricerca della strada giusta.
Non avrei saputo apprezzare così questi luoghi senza Serena, a cui sono profondamente grato. Ringraziamo anche una gentile signora di Lecco per il passaggio di ritorno a Laorca. È bello incontrare persone che conoscono le pareti di casa, e gradiscono chi come noi apprezza ripetere quelle vie lunghe un po’ più in su delle falesie.
Il bel panorama non è mancato come pure, mi sembra, un bel tepore.
Esatto, negli ultimi tempi non manca certo il caldo 🙂 Un’ottima giornata strappata al lavoro, una bell’intuizione visto il meteo nei weekend…