Un altro angolo privilegiato delle Valli di Lanzo, ovvero uno dei pochi in cui quest’anno possiamo fare scialpinismo.
Neve in quota, oltre i 1600m, ce n’è davvero tanta. I cambiamenti climatici degli ultimi ventanni mediamente relegano la neve a queste altezze.
Dal mero punto di vista scialpinistico tuttavia non ci si può lamentare, sciegliendo opportunamente le nicchie nevose d’alta quota, che nelle Valli di Lanzo non sono molte in inverno. Sono semmai un po’ penalizzati i dislivelli di queste brevi gite.
Il Col Lusera rappresenta anche un angolo un po’ recondito ed affascinante dal punto di vista ambientale. Un vallone il cui accesso è protetto da un incerto bosco sconnesso tra dossi e pietraie, cui segue un vallone perfetto ed ampio, posto su due comode sponde che, se molto cariche, possono provocare valanghe. Il posto è riparato dal vento, la neve rimane polverosa.
Ricordo di questa giornata un viaggio su neve polverosa, nel silenzio ombroso ed immobile delle corte giornate di dicembre. Alle nostre spalle incombe come sempre il muro di föhn, che sfuma i contorni del Monte Lera e spela i pendii dalla neve.
Gita selezionata ed organizzata dalla Compagnia dei Viaggi del Cammello, ovvero Ale che ha scovato questo angolo di silenziosa bellezza.
La mia discesa è delle solite, con grandi voli carpiati e doppio avvitamento in avanti. Nella pietrosa parte bassa il terreno offre anche belle cunette e gradini che si prestano a divertenti salti (nei beati territori di caccia però no, peste e corna!).
Ciao flaco,
bel giro! A quando il prossimo?
Oh se fa bello sabato! Ma non so ancora dove, …la neve è molto mutevole in questo periodo.
Interessa? Se i pusher della neve mi combinano qualcosa vi faccio sapere.
🙂 noi siamo racchettati pero’…
Ottimo, noi abbiamo anche PaoloM con le racchette, instancabile camminatore di nevi 🙂