Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Passeggiare tra Vru e Lities

Le torri di Vru.

La storia è sempre la stessa. Partenza improvvisata, senza una meta precisa, questa volta anche senza più fiato e nessuno in giro. La direzione: Cantoira-Lities-Vru e ritorno.

Nella viassi che sale a Lities ritrovo oltre ad una totale solitudine anche una primavera in procinto di sbocciare, tra le avvisaglie delle primule fiorite. Nel cielo lattiginoso il sole diffonde una luce pallida e priva di ombre. La neve è ormai relegata a quote sempre più elevate, ma a Lities ancora appare a chiazze.

Salendo un simpatico avviso dà il benvenuto a Lities a cittadini e valligiani. Mi chiedo se i valligiani non siano cittadini. La montagna non ne ha mai fatto un vanto proprio della città e dello stato. Ripenso all’anarchia, che qui però non è quella ideale, ma quella nel sangue e nelle ossa.

Tra pensieri strampalati arrivo al paese cui sono abituato. Lo osservo meglio, con calma, ne colgo gli affreschi e le fantasie.

Verso Vru il sentiero è stato recentemente ristrutturato. Si attraversano ripidi boschi, dove l’esile traccia viene sovente ripristinata a causa delle frane. Osservo la carbonaia, la vita di altri tempi.

Arrivando a Vru è possibile continuare a salire tra gli alberi, sulle strade dei boscaioli. E quando finiscono anche queste sulle strade di chissà chi. Giungo fino ad uno strano pianoro misterioso, poi la neve diventa troppo abbondante ed acquosa. La salita casuale di oggi si ferma qui.

Tornando nel paesino di Vru è d’obbligo una visita alle note opere d’arte (proseguite dieci minuti lungo la stradina che prosegue nel fondo della valle appena attraversato il paese). Poi giù verso Cantoira, in mezzo agli alberi, all’umidità. Verso il tramonto un raggio di sole acceso illumina finalmente la Rocca di Lities.

Viassi
Una sbiadita Rocca di Lities
Veliero
Meridiana
Scorcio su Vru
Carbonaia
Un… dolmen?
Il santuario di Santa Cristina vigila su Vru
Alberi muschiati

“Ci sta una terra di nessuno, da qualche parte del cuore, come un miraggio incastrato la noia e il dolore”.

6 thoughts on “Passeggiare tra Vru e Lities

  1. Mi piace molto leggere gli “sgaurdi” degli uomini che si posano sulla montagna come il tuo.

    Scusa la mia “deformazione professionale” ma vorrei linkare il blog dove scrivo in quanto se qualcuno dei tuoi lettori è interessato a fare un’escursione potrà trovare la descrizione del percorso fino a Vrù (se tu vuoi aggiungere come arrivare a fino alle “torri” di Vrù…):

    http://camoscibianchi.wordpress.com/2012/11/06/la-vi-d-micula/

    Molto interessante quel dolmen: saresti così gentile di lasciarci qualche indicazione cartografica? Dove lo possiamo rintracciare sulla carta?

    Grazie mille.

    1. Grazie a te Beppe. Ti ho inviato anch’io un trackback.
      Rispetto alla carta fraternali che hai inserito non è semplicissimo indicare un posto preciso. Sulla carta la strada si ferma già senza il primo tornante, invece bisogna farne un paio almeno. Poi, dove finisce la strada, continuare per un centinaio di metri. Sarà sui 1200m. Non è difficile comunque, la zona è stata di recente disboscata.

      Posso ricercare ulteriori info sul presunto dolmen, avrei potuto scrivere qualcosa di più completo e meno improvvisato. A tal scopo posso sempre cercare di invocare Clà che sicuramente conosce davvero e reperire maggiori dettagli.

      1. …guarda che su quella zona ci sono cose misteriosissime… ovviamente grazie ai Celti… e a chi li ha studiati…

  2. Sempre bello vedere Vru e venire a contatto con l’ingegno montanaro. Visto anche il presepe meccanico di Cichin?

Commenti

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