Il Ciarm del Prete (2390m) è un irrilevante tozzo montuoso posto sopra l’Alpe Bianca (quella dell’ecomostro), in Val di Viù. In inverno e primavera si colora di neve bianca su pendii ampi e articolati. Oggi si doveva stare a casa? Ma con una corsa del tempo (cronologico) contro il tempo (meteorologico), siamo lo stesso arrivati in cima. Ma è stata l’atmosfera benigna a consentire che tutto andasse bene.
La salita è molto gradevole, tutto un susseguirsi di dossi e strade da inventare. A tratti l’atmosfera è ovattata dalle nebbie che stanno arrivando per non mancare alla previsione di pasquetta in umido. Curiosa la nebbia, o è anche la mia testa ovattata? Salendo non si capisce bene dove finisce la neve e inizia il cielo, se ti fermi gira la testa. Ma gli sci si inclinano sempre di più, fino a quando spunta un’incerta croce di vetta.
La discesa diretta dalla cima è… gradevole e briosa, per il sottoscritto, su questa neve primaverile di granita, un po’ gelata, che rumoreggia sotto gli sci. Continuo a capirci poco di questa neve. Alcuni tratti un po’ ripidi mi fanno pensare al Gran Matusalemme Ballerino. Gran finale ovattato: mi perdo più volte nella nebbia, nondimeno sopra l’ultimo salto prima della strada, dove ritrovo Gp che attende incuriosito.
Bella sciata, straordinaria per una giornata senza pretese, opera del segugio delle discese dirette Morellander. Ringrazio gli artefici della giornata: Angelo, Clà, Gp, Jcr, Massimo, Morellander.
In tempo quasi reale… il bello della diretta, o del breve ritorno verso casa?
… ma il titolo del tuo post “Ciarm del pesce” è intenzionale?
…1° APRILE … MA CERTO!