Ritorno a sorpresa sul Corno Bianco. In una splendida e calda giornata primaverile, finalmente.
C’è molta più neve che a gennaio. Neve polentona tagliagambe sui rilievi inferiori e mediani della Costa Prà Longis, splendida per il resto dell’itinerario, divertentissima in alto. Il traverso critico è in neve ancora molto dura e sicura. La luce riflessa dal manto bianco è così abbagliante che la valle alle nostre spalle man mano che si sale sembra diventare sempre più profonda e buia.
Siamo saliti con molta perplessità a causa dei bollettini valanghe un po’ inquietanti, anche se questo vale soprattutto per domani quando le temperature saliranno ancora.
Itinerario straordinario, in un ambiente maestoso. Qui non c’è nessuno, su questi pendii si trovano solo orme di animali e branchi di camosci. E nel cielo bellissime nuvole decorative.
Ringrazio Angelo per aver condiviso il piacere di questa gran bella giornata.
Ciao Flaco,
Tutto è bene quel che finisce bene.. 😉
Belle foto.
miiiiiiii…ma siete scesi da lì? Ma è dritto…
@serpillo1: grazie. in fondo è iniziata bene e finita meglio 🙂
@jcr: non fare il furbo, ho visto bene il Col Perduto, estic… Ma com’è che ogni volta che vado sul Corno Bianco sei da qualche altra parte?
ero sul terrazzo a prendere il sole e dormire. riposo assoluto, sto preparando grandi discese col pensiero, intanto fumo sigari toscani e bevo liquori.Poi forse comincerò ad allenarmi.