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Una bellissima giornata di sole ci attende a Ceresole, dove infiliamo gli sci verso la Punta Violetta, l’obiettivo è l’anticima sulla Costa Mentà. Rispetto alla mia precedente visita oggi sfruttiamo un percorso più diretto, che risale un vallone laterale giungendo direttamente ad est del Lago dell’Agnel.
Saliti su una neve duretta, da accoltellarsi, tra le infinite dune che caratterizzano questo settore del Parco. Discesi su una neve un po’ polentona. Ma ben sciabile, ottima primaverile.
Di oggi resta il piacere di montagne bellissime, dominate da un continuo frastornante boato di distacchi dalle pareti del Bousson. Tempi di valanghe.
Grandiosa gita targata scialpinismoGP. Con Gp e Stefano, che ringrazio per non avermi lasciato a casa in una giornata così straordinaria.
Grazie a te per la compagnia! A scopo di puro esercizio didattico – e di marketing commerciale – aggiungerei che la Costa Mentà è la quota “omettata” più a Ovest rispetto a dove ci siamo fermati noi, che per i local canavesani è l’anticima della Violetta. Per pianificare altre gite da sogno consiglio e raccomando l’ultima edizione della guida scialpinistica del canavese (uno di coautori lo hai conosciuto domenica…)
Alle prossime!
http://www.caicvl.eu/guida_sci_alpinistica_canavese.htm
Quindi la costa non è un insieme di punti, come una cresta, ma un punto, come una quota. Grazie anche per la precisazione e per il riferimento alla guida.
A presto!
Del tutto d’accordo a metà! Geograficamente e geometricamente parlando, la costa in effetti non è un punto, ma una linea. L’uso locale ha individuato, su questa linea, un punto su cui collocare un ometto e attribuirgli una quota. Quindi la costa è diventata una quota, ed essendo l’ometto collocato sulla maggiore elevazione di tale costa, la quota è quasi assimilabile ad una cima, perché dall’ometto, anche se di poco, si scende in tutte le direzioni…. da qui in poi lascio la parola ai filatori di lana caprina!