Questo autunno incerto e bizzarro! Ma cosa gli dobbiamo fare, sempre pronto a cambiar nuvole e venti scompigliando le intenzioni fino all’ultimo momento! Dopo la pioggia notturna convinco i riluttanti amici a salire al Monte Civrari, confidando nell’imminente uscita del vento di föhn, anche se al mattino si vedono solo nebbie basse.
Il Monte Civrari è formato da una lunga cresta che può essere percorsa come meglio suggerisce l’improvvisazione, inventando l’itinerario che più si conviene. Nel nostro caso una gran ravanata tra un sentiero e l’altro.
La giornata rivela presto il meglio di sè, con nuove luci e colori, nebbie frastagliate nel sole e tra i pendii, contrasti abbaglianti che solo l’autunno può regalare, con attimi veloci e fuggenti. Il vento arriva puntuale, salvandomi dalla pubblica lapidazione.
Arrivati in vetta (ma non c’è più il nano da giardino!) mi si esaurisce la batteria! Fosse la prima volta… Ci pensa Jcr con la sua nuova macchinetta a cogliere le più belle meraviglie nell’ultima luce del sole.
Grazie a Jcr, grazie alla rediviva Clà (mi mancavano le clàimprovvisazioni!)
il datario l’ho messo apposta per ricordarmi il giorno in cui è stata fatta la foto
ebbravi, oggi camiscibianchi e ventefioca nel vento di testa paian!
Testa Pajan? Non ci posso credere! Io ci sono stato giovedì solo soletto….
Bravi che anche voi come noi (gp e camoscibianchi) avete osato!