Poi alla fine il bello dello scialpinismo è che può essere davvero poco programmato, pianificato. Le condizioni cambiano in fretta, il meteo anche e il divertimento è rincorrere il pendio giusto al momento giusto.
Siamo così ripiombati per un attimo in condizioni invernali, con circa 70 cm di neve fresca in cui non capisci bene se è da battere o se ci affoghi dentro e basta. Una neve che scintilla al nuovo sole, che ammanta di bianco gli alberi e anima un ambiente tanto delicato quanto affascinante. Tutto questo dopo una giornata grigia, tempo libero che fugge nella pioggia e desiderio che si perde nell’ inquieta incertezza.
Poi arriva una bella giornata e l’idea targata Jcr comms di visitare una volta la Valchiusella. Poco importa se il Gran Munt non si fa, seguiamo le tracce dei valorosi eroi che ci precedono e faticano mica poco ad aprire un varco. E in poco tempo siamo su una vetta nel sole pieno e già mite di marzo, a rimirare il Monte Marzo, un bianco esagerato ed i contrasti con la pianura in veste primaverile.
Che divertente poi la discesa, e alcuni voli carpiati con doppio avvitamento che ne avrei da insegnare a Tania Craniotto. Tanta neve fresca e batuffoli d’allegria.
Con l’incantevole Clà, l’insigne Jcr, il vate Morellander.
Ma dai!!! se oggi avevate tutta questa voglia di battere traccia 😉 potevate venire su al lion, che qualche volontario in più sarebbe stato ben accetto!! Il Gran Munt oggi era un po’ azzardato, ma qualcuno ci sarà andato – questione di filosofia!!