Vettenuvole

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NO TRAD sul Dente

Un’azione improvvisa ed eclatante. Ancora il trapano in montagna, questa volta sul Dente del Gigante!

Quando se ne sono accorti al Rifugio Torino era ormai troppo tardi. È stata anche rimossa della placca, fatto che ha sollevato scalpore in quanto sono stati modificati i connotati della parete. Che tuttavia risulta più lucida di prima.

Sdegno e protesta trapelano dall’ambito accademico. Il Dente non va curato in questo modo – taglia corto un comunicato stampa -, piuttosto si potevano utilizzare i metodi della tradizione manuale. E comunque siamo anche contro gli impianti.

Condanna anche da parte del CAI, ma con apertura al dialogo – dipende se si usa almeno l’anestesia.

Per contro le frange integraliste ribattono che la sicurezza si fa solo con una buona igiene e l’utilizzo dello spazzolino.

Sul fatto è stata comunque aperta un’inchiesta, mentre una commissione di Grandi Saggi sta per indire il mese sulla prevenzione.

“La prova del reato. Questa foto non è stata scattata dal sottoscritto. Fonte ANSA Nevralgia”

18 thoughts on “NO TRAD sul Dente

  1. Complimenti per la minchiata… comunque se ti va di venire a spararle in diretta e con un pò di pubblico vieni il 31 maggio a Borgo di Groscavallo per il meeting trad: nuove fessure da salire e da liberare. Saremo numerosi.

  2. mi sa che ho un sospetto sull’anonimo di sopra… In ogni caso per il costante mantenimento del colore del Dente propongo ‘Giant Ultra’ prodotto da Grasso Aquila a base di lichene e muschio d’alta quota. Come filo interfessuriale il migliore è ‘Ultra Floss’ della Beal. A ben dire se il meeting si tiene a Groscavallo, allora mi sa che ci vogliono quelli della protezione civile per regolare il traffico!

  3. Invece, io ho trovato la metafora assai divertente e devo dire che altresì sono stato sorpreso nell’apprendere di un meeting trad a Borgo, di cui non so assolutamente nulla. Ma potrebbe essere opera di Furiozzi ed amici che so che stanno andando a caccia di fessure. M’informerò. Flaco deve però un pò rassegnarsi al fatto che il “new trad” sta prendendo sempre più piede e gli posso anticipare che molti scalatori torinesi notoriamente “sportivi”, così come parecchi boulderisti, stanno lavorando ad un sacco di siti nuovi nella nostra valle, con fessure in stile “high ball”. E non può che essere un bene avere, anche qui da noi, dei luoghi dove lo spit è “bandito”, perchè questo aumenta l’offerta e non impone a tutti un modo di scalare che, francamente, è già sufficientemente rappresentato in ogni angolo delle Alpi. Come è già stato sottolineato, un certo spit plaisir offre a tutti un biglietto per la “cima”. Io trovo che il bello del gioco sia quello di prendere anche delle sonore bastonate, rendendosi conto che nulla in montagna può essere dato per certo, anche su poche decine di metri di roccia. E lo dico da scalatore mediocre, in una valle dove certi reucci si scavano anche le prese e si chiodano le vie su misura. Mi collego spesso a questo blog per seguire le bellissime ed esaltanti descrizioni delle gite scialpinistiche e quindi penso che ci possa stare qualche spot NO TRAD. Non capisco però quale sia il problema per flaco se qualcuno ama scalare senza spit. Nessuno gli ha schiodato il Biollè impedendogli le Biollettate, ed a Lities la logica della “spit coprente” imperversa ormai da tempo, spesso fottendosene di chi di lì invece è passato per primo, con meno spit o addirittura senza. I provocatori poi, sono da biasimare, sia che siano pro o anti spit.
    Saluti
    M.B.

    1. Allora inizia a schiodare la Via del Diedro al Biollè, la Fessura Motti e la Via del Camino, così come alcune vie che anche tu hai rivisto a Sea e che sono state aperte senza spit se vuoi veramente fare qualcosa per la causa trad

      1. Ci mancava anche l’anonimo traddista… Ho già detto che a chiodare il Biollè (altri tempi) eravamo un gruppo di 11 persone e mi sono adeguato democraticamente. A Sea i pochi spit che ho messo, sostituivano i pochi chiodi lerci e marci in loco. Il resto è tutto da proteggere. Non vedo poi perchè uno debba rinnegare il passato anche se un bel momento ha deciso di guardare con occhi diversi la pietra. In “montagna” poi, li ho sempre avversati, mentre in terreni come Sea lo spit è di tradizione fin dall’epoca Grassi. Non lo sarebbe affatto, invece, uno spit plaisir che qualcuno prospetta per permettere a tutti di salire. Ho capito comunque che su questo blog i commenti “non ammodo” e santificatori di ogni post non sono graditi. Quindi mi asterrò per la gioia degli anonimi (almeno ziano e jcr sapevo chi erano).
        P.s. Vado a pescare con pippa, un verme in più non guasta.
        Ciau né
        M.B. (Mediocre Boulderista)

    2. Caro Marco, sarò certo un convinto NO TRAD, e magari ti dispiacerà che lo spit mi stia bene. Ma da qui a quello che scrivi… Ma perchè mai dovrei “rassegnarmi” al fatto che ognuno possa scalare come vuole? Non è che mi devo rassegnare, anzi ne sono ben felice, sono ben felice che molti amino scalare senza spit, come io amo con. Non è la prima volta che ci rido sopra su questo argomento e l’ho fatto anche a volte con il mondo dello scialpinismo, in modo forse irriverente. Perchè il primo aprile è il primo aprile…

      1. Infatti, se non l’avevi capito, la mia era una difesa del tuo post dall’anonimo traddista provocatore. Ho apprezzato davvero l’ironia del post (pescesco), anche se questo significa “andarsele un pò a cercare”. Comunque, a giudicare dai tuoi interventi in passato, il tuo NO TRAD mi è sembrato spesso un manifesto, al contrario un pò ostentato, quasi dettato da un fastidio. Ma magari mi sbaglio. Comunque ci sono no-spit intransigenti come l’anonimo sopra e amanti del trad-izionale che non sono affatto anti spit. Prova ne è che le ultime vie che sto aprendo con un amico in valle sono full-spit (anche se di livello estremo, almeno per me). Mi dispiace che ogni volta che dico qualcosa fuori dal coro ci siano sempre i loschi individui che nascondendosi dietro l’anonimato mandano tutto in vacca, anche interventi che potrebbero essere controbattuti con educazione come hai fatto tu. Ed è questo uno dei motivi per cui, non interverrò più neanche su temi che m’interessano. Complimenti per le belle gite e le belle foto, saluti.

    1. Io dico la mia e basta, educatamente, e qui caso strano trovo sempre “anonimi” sospetti, con pochi argomenti e pronti a dare addosso solo a me. Evidentemente qui gira gente parecchio “insoddisfatta”. Che siano i reucci? Comunque a pescare vado se vieni anche tu…mi manca il verme…hai visto mai…
      Ciao pippa

    2. Meno male che non intervieni più, così dopo il forum di Gulliver anche questo blog finalmente sarà libero dalla tua presenza, se poi vuoi pescare col verme guardati in mezzo alle gambe magari lo trovi.

  4. a me piace la figona in primo piano, trad o non trad che sia, del resto m’importa un bel cazzo, divertitevi come volete.cioa ciao

  5. Vabbè ognuno ha i suoi gusti ma proprio bella figona non direi, magari caruccia questo lo possiamo dire. Dubbio: la trombata classica è trad?

    1. Ma guarda te come l’attenzione si è spostata dallo spit alla figa!!!

      Quando si dice il caso.

      Trombata in posizione scosciagalletto e’ sicuramente trad, ma in questo campo da’ piu’ soddisfazione il no trad.

      Voi cosa ne dite?

Commenti

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