Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Paura e delirio a Rocca Sbarua

Rocca Sbarua
Gioco delle perle di granito

È stata una delle giornate più incredibili e deliranti quella passata a Rocca Sbarua.

Dopo aver convinto un po’ incautamente Jcr di tornare una volta alla Sbarua per fare Tupac Amaru e qualcosa di simile, ci troviamo in questa bella e mite giornata ad avvicinarci al nostro simpatico settore. L’idea è quella di salire dapprima l’isola che non c’è, tra le vie basse.

C’è da constatare che negli ultimi anni si devono essere prolungati i corsi di arrampicata, infatti in zona c’è ancora un po’ di affollamento.  Per fortuna sulla nostra via c’è solo una cordata, che sta già partendo. Ma il socio preferisce lo stesso andare via.

Passiamo sotto il Rivero, ma qui c’è davvero la processione.

Finiamo quindi nel settore delle placche gialle, dove sta per avere inizio una giornatona. Per scegliere una via poco gettonata Jcr finisce sul Gioco delle perle di granito. Che ovviamente è troppo difficile, ed arrivati a metà del tiro chiave mi fermo incastrato un blocco incastrato nei rovi, preferendo una cautelare discesa alla paura dei rovi. Dei voli, anzi. Dei voli nei rovi.

Ripieghiamo sullo spigolo Bianciotto che tuttavia ricordo con terrore essere un bel po’ al di sopra delle mie possibilità. Jcr non si alza nemmeno di un metro, io arrivo ad una piccola fessurina dove mi arrendo per panico prima di raschiare. Diamine, me la ricordavo delicata, ma ora lo è ancora di più!

Scendendo in doppia alla base, le targhette rivelano che non già lo spigolo Bianciotto, ma la più aggressiva Flash Gordon ho tentato da sprovveduto di salire! Flash!!! Aaaaaaah!

Via via, scappiamo via. Arrivati sotto convinco l’ormai delirante Jcr di tentare ancora qualcosa di fattibile e contegnoso. Per raddrizzare (ma figuriamoci!) la giornata facciamo Luna Rossa! Non so che difficoltà abbia, ma è una placca. E sulla placca si va! Salgo finalmente il primo tiro per bene. È delicata, ma finalmente si va. E il secondo tiro è ancora una bellissima placca, ma… Purtroppo anche qui il socio non si alza nemmeno di un metro. Devo tornare indietro in doppia.

Ma vuoi mica porre termine a questo delirio. Facciamo almeno i polentoni su Prenota la polenta. Sono un po’ calate le ambizioni, ma magari almeno qui… forse… E qui sono io a non alzarmi nemmeno di un metro. Le difficoltà sembrano contenute in letteratura, ma io non riesco a salire quel demoniaco diedro se non con ripetuti resting e paure d’oltretomba.

Torniamo a valle all’imbrunire, prima dell’arrivo dei facoceri mannari. A Pinerolo, dicono, vendono buoni panettoni…

Rocca Sbarua
Sera
Rocca Sbarua
Ehm, no, questa almeno non l’abbiamo oltraggiata: è per il mio amico ofrengo

6 thoughts on “Paura e delirio a Rocca Sbarua

  1. schifo ho sempre fatto, ma ora devo constatare che ormai non sono nemmeno in grado di fare schifo. Pietà? Compassione? boh!

  2. Sembra che il gestore del Melano apra uno sportello permanente di ascolto e sostegno presso il rifugio…servizio gratuito…..

  3. Diceva Rabbinsky : “…se non sai se puoi fidarti di un amico pet andare in montagna…prima chiedigli dei soldi in prestito…

Commenti

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