Qui si parla sovente di uje, aiguilles, ouilles… mai di zucchi e zucconi, è ora di rimediare!
Siamo sulle prealpi lombarde, dove l’intenzione è fare un po’ di serio …prealpinismo invernale sulla cresta Ongania allo Zucco Pesciola. Purtroppo già solo raggiungere l’attacco si rivela un’agonia. La neve è abbondantissima, supera il metro ed è del tutto non trasformata. Ad una spontanea scansione (nei punti più ripidi si nuota nel manto nevoso senza riuscire a progredire) sembrano esserci almeno due strati sovrapposti, poco coesi.
Tra fatica e paura decidiamo con rammarico di tornare indietro, per poi lasciarci tentare dalle tracce battute verso il canale della madonnina, via normale per la vetta. Qui si sale, ma una valanga ha già in parte eliminato le profonde tracce del giorno precedente. …forse abbiamo fatto bene a rinunciare all’Ongania.
Da ricordare la giornata stupenda e tersa, il meraviglioso ambiente di questi pilastri di calcare ammantati di neve fresca. Ed ancora l’incredibile contrasto tra la solitudine ed il silenzio di queste cime con il mondo frenetico delle sottostanti piste da sci. Non da meno il panorama, dal Monviso al Vallese.
Sulla cima un profondo stato di benessere unito al tempo tutt’altro che freddo rende difficile avviarsi sul ritorno. Ma è bene farlo prima che arrivi il sole nel canale.
Chissà se un giorno percorrerò davvero l’Ongania in invernale. Per ora il tempo reclama forte la primavera, senza esitazioni!
Grazie a Serena per quest’ultima interessantissima scoperta.
ai Piani di Bobbio ci sono delle interessanti vie di roccia, vi hanno scalato personaggi del calibro di Comici, Cassin, Boga e tanti altri
Ho intravisto il noto camino di Comici. Uno storico IV+ che probabilmente è più di VI 😉 Belle pareti, piccoline, ma grandiosamente belle.
Beh ma quello ci sapeva fare…