Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Ruetas!

Ruetas!
Tracce sul Ruetas

Continuiamo con le montagne dai nomi curiosi, oggi siamo sul Ruetas. Visto il persistere della neve polverosa ci concediamo un’ultima sciata di stampo invernale.

Siamo a Pragelato, in Val Chisone. Seguendo impianti in disuso saliamo solitari verso il Clot de la Soma. Da qui le tracce sono ben battute perchè arrivano alcuni impianti di risalita dalla Val Troncea. Si prosegue sullo spartiacque verso il Morefreddo. Questa zona è molto bella panoramicamente, ed offre la vista su splendide montagne innevate.

Dal Morefreddo si scende una cinquantina di metri, per cominciare la risalita al Ruetas, una montagna alta poco più di 2900m. Non è passato nessuno e battere traccia nella neve abbondantissima su pendii piuttosto ripidi non è facile. Con un po’ di fatica arriviamo in cima. La giornata è tersa, il sole scalda con moderazione. Panorama incantevole, migliore di quello del Morefreddo.

Scendiamo il pendio di neve polverosa. La fatica della salita vale una delle migliori sciate di questo tipo mai fatte. Davvero da urlo! Non ci fermiamo sotto il Morefreddo, scendiamo ancora un po’ nel vallone, per poi ripellare verso il Clot. Ma non torniamo fin lì, si scende prima il vallone verso Pragelato.

La neve eccezionale non è finita: altra polvere sui pendii verso Pragelato ci accompagnano fin quasi al paese, sulle piste di discesa nel loro ultimo tratto. Si conclude un giro molto interessante, vario, tra pendii, valloni e conche affascinanti.

Ruetas!
Trampolino olimpico
Ruetas!
Clot della Soma
Ruetas!
Verso il Morefreddo
Ruetas!
Arrivo al Morefreddo
Ruetas!
Il pendio del Ruetas
Ruetas!
Sotto la vetta
Ruetas!
Ruetas!
Ruetas!
Panorama verso il Bric Ghinivert
Ruetas!
Panorama
Ruetas!
Val Troncea
Ruetas!
Prime curve
Ruetas!
In discesa
Ruetas!
in fondo al primo pendio. Ora si risale verso il Clot.
Ruetas!
Inizia la seconda parte della discesa dopo aver ripellato
Ruetas!
Passaggi verso il basso
Ruetas!
L’arrivo alla pineta

Con Morellander non si sbaglia mai! Grazie Enrico per quest’altro interessantissimo itinerario ad anello sulle montagne della Val Chisone!

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