Un altro ritorno sulla Bellavarda perchè oggi è presente l’esposizione spontanea di zafferani spontanei. Imperdibile.
La bassa pressione rende il cielo nervoso, con nuvole che salgono a raffiche. Sui confini una gran “gunfia”. Verso le pianure alcuni temporali.
Nebbie fitte e sole improvviso accompagnano la salita. Il saluto di un escursionista, l’unico incrociato oggi, rompe per un attimo la solitudine del vento. In cima trovo un po’ di neve. E poco sotto… tanti tanti zafferani! I loro colori mi accompagneranno ancora per un po’, anche con la memoria di alcune fotografie.
Non sapevo fossero zafferani, meravigliosi!
A dir la verità non ne sono mica del tutto sicuro 😉 Il fatto è che la classificazione dei crochi è un rompicapo anche per i botanici. Ce ne sono un centinaio di specie e sembra che evolvano anche abbastanza in fretta. Non penso che quelli che ho visto rientrino nel classico “zafferano maggiore”.
🙂
e io che pensavo gli zafferani fossero gialli e il loro nome derivasse dall’arabo asfar: giallo safra: gialla.