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Due mesi su tre dell’inverno se ne sono andati. Cosa è successo?
Le previsioni stagionali sembrano aver fin qui mantenuto la promessa, e non pare che febbraio debba essere molto diverso. Ovvero un altro invero molto mite, abbastanza asciutto, ma meno caldo di quello precedente. È anche difficile immaginare un nuovo inverno caldissimo come quello del 2015/2016.
Vediamo quindi il confronto nei numeri (temperature medie e precipitazioni) della nostra stazione di Cafasse:
Dicembre 2015: 5.8°C @ 16.8 mm
Dicembre 2016: 5.0°C @ 58.2 mm
Il dicembre 2016 si può del tutto paragonare a quello caldissimo del 2015. Grazie alle maggiori precipitazioni la temperatura è stata leggermente meno elevata. Precipitazioni, lo ricordiamo, che hanno portato abbondanti nevicate sopra i 2000-2300m, una quota davvero molto elevata per le Alpi in inverno.
Gennaio 2016: 3.7°C @ 12.6mm
Gennaio 2017: 1.3°C @ 11.2 mm
Le differenze si notano un po’ di più in gennaio. Non nelle esigue precipitazioni, ma nelle temperature medie. Quasi normale quella di quest’anno, decisamente sopra la media nel 2016.
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Febbraio sembra promettere un clima umido e mite, anonimo, ma al momento senza precipitazioni di rilievo. Ci sarà ancora qualcosa di interessante in questo pigro inverno, o si aprono le porte alla primavera? In realtà ogni manifestazione dell’atmosfera è degna di interesse, dalla gioia dei candidi fiocchi di neve, alle nuvole lenticolari dei giorni di föhn. Vedremo cosa ci riserverà febbraio.
L’inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza; nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza (canzone dei dodici mesi – Guccini).