Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Monte Barrouard

Barrouard
Val Grande dalla vetta del Barrouard

Aprile è un mese che, cogliendone con fortuna gli attimi migliori, offre le migliori nevi e le migliori sciate dell’anno. La proposta di oggi è quella del Monte Barrouard, 2865m, il monte che sovrasta Forno Alpi Graie, al termine della Val Grande di Lanzo.

La nostra destinazione è senz’altro nota agli escursionisti che d’estate salgono la normale alla Levanna Orientale: arrivando al Col di Fea verso l’alba non è insolito veder spuntare il sole dallo slanciato profilo del Barrouard.

Questa ascensione viene talora proposta dai Rivotti, approciando i pendii superiori dopo un lungo traverso. Molto meglio la salita integrale e diretta da Forno Alpi Graie, a patto di trovare neve ancora in basso (Forno si trova a circa 1200m). In tal caso si percorre un itinerario vario e panoramico, su pendii sciabili, molto estesi e con un percorso diretto da cima a valle.

La salita può avvenire percorrendo con gli sci il lungo ripiano alluvionale del Vallone della Gura, fin nei dintorni del Gias Colombin. Quindi si risalgono i ripidi valloni in direzione della dorsale che dalla vetta scende verso sud. Si tratta grosso modo dell’itinerario di discesa.

In alternativa, da Forno si segue, dopo pochi minuti, un bivio verso destra in direzione delle cascate. Il sentiero, ripido, quasi sempre privo di neve, consente un accesso rapido agli ampi pendii terminali della dorsale, prima che questi si abbattano sui dirupi che sovrastano il paese. In questo caso si avanza con gli sci nello zaino. Oggi preferiamo questa soluzione.

Barrouard
Il sentierino sopra Forno
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gelicidio
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boschetto incline agli accumuli nevosi
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occhio a non rimanere intrappolati nel gelicidio
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Uja di Mombran e costiera Malatret
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L’improvviso approdo ai pendii sciistici con i quali termina la dorsale sud
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ampi pendii
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Panorama superbo sul Gruppo Gura-Martellot
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Dopo poche centinaia di metri di dislivello appare chiara tutta la dorsale che conduce in vetta. Attenzione a pernici e forcelli!
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Dolci pendii in vista Vallone di Sea.
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Sulla dorsale
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La ripida parte terminale, esposta su salti rocciosi
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La vetta!
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Ciao!
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Inizia la discesa
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Pendii all’inizio un po’ sostenuti e delicati
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Dopo poche centinaia di metri di dislivello si possono seguire ampi valloni in direzione del Vallone della Gura.
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Vallone di discesa

La discesa non è obbligata, ma occorre destreggiarsi tra alcuni ripidi valloni puntando verso il pianoro alluvionale. Non troppo a nord, per non finire tra le balze rocciose terminali che scendono dal Colle della Piccola.

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Bella sciata
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Puntando alla parte superiore del pianoro alluvionale del Vallone della Gura
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Quasi arrivati
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Attraversando il torrente si scia poi facilmente in direzione dell’altro lato del pianoro, in modo da arrivare, sci ai piedi, a Forno.

Superbo itinerario primaverile, imperdibile. Si scia tra ampi pendii in un ambiente molto selvaggio. Occorrono solo nevi molto sicure, per il resto è tutto divertimento e piacere, un’ottima ricompensa agli oltre 1600m di dislivello.

Che altro dire… andate e divertitevi! La difficile magia è trovare, come oggi, nevi sicure e trasformate da vetta a valle.

Oggi con la speciale compagnia di Morellander, Enzo il Guru e Andrea! Grazie per questa bella giornata!

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