È arrivato anche il giorno per salire sul Monte Leone, la più alta montagna delle Alpi Lepontine, una delle montagne più frequentate in primavera con gli sci e che ammiccava da tanto tempo.
Arrivando al Sempione la sera prima è possibile partire presto dal passo. Anche se ormai la neve è molto assestata, priva di pericoli. Inoltre l’itinerario avviene su pendii a pendenza molto moderata.
Lo sviluppo non è di quelli che prediligo: è tutto un lungo traverso da inizio a fine. Un traversino un po’ delicato lo troviamo già poco sopra il Sempione. Poi è tutto un procedere tra collinette moreniche, con un lungo traverso per arrivare al Breithornpass piuttosto monotono.
L’ambiente è molto gradevole, con ottima vista sulle montagne del Vallese. A ciò si aggiunge una giornata fresca e perfetta, anche se la neve resterà durissima tutto il giorno.
Oltre il Colle del Breithorn non c’è storia per gli sci: si attraversa un interminabile ghiacciacio concavo, con pendenze molto limitate che obbligano a tenere le pelli all’andata ed al ritorno. Posati gli sci sotto la cresta si risalgono alcune semplici roccette, poi il profilo diventa rettilineo e semplice fino in cima.
Panorama sterminato, nel bianco di pendii accecati di luce e montagne altissime. Bellissima la discesa, poco inclinata, ma su neve un po’ duretta e vibrante per i miei gusti.
Grazie infinite a Luciano e Roberta, compagni di questa agognata impresa.