Quella che proponiamo oggi è una gran classica delle Alpi Cozie, il concatenamento delle cime Salza e Mongioia. Lunga e faticosa, permette di attraversare valloni sterminati ed apprezzare scenari pittoreschi, tra rilievi sempre diversi e spettacolari.
Nel primo tratto, sopra Chianale, si percorre il lungo vallone laterale salendone il margine sinistro, in un ripido boschetto, per poi approdare agli ampi pendii superiori. Molti si dirigono a sinistra, ma è meglio andare a destra, meno evidente, dove le pendenze sono più dolci.
La discesa del canale non è un granchè, oggi si alterna neve gelatissima ad uno strato di recentissima neve fresca e ventata. Le inclinazioni, sui 35°, rappresentano il mio limite insuperabile.
In cima vorrei fermarmi a riprendere un po’ di fiato, ma Lodo non è tranquillo – se arriva la bufera qui si muore!
In effetti la discesa è un po’ complicata. Si scende il ripido pendio del Mongioia sul lato francese, fino a trovare un ampio colle che riporta in Italia. In fondo al pendio occorre attraversare un estesissimo vallone, stando in quota per andare a raccordarsi con il Colle Longet. In caso di nebbia e senza traccia GPS sarebbe difficilissimo individuare il passaggio corretto.
Questi giri dove sali e scendi più volte non sono i miei preferiti di norma, ma per un viaggio come questo val davvero la pena un po’ di fatica in più. L’ambiente è sempre molto vario, e lo stacco tra alcuni ripidi pendii e gli ampi e dolci valloni sono la caratteristica encomiabile di questi luoghi.
Grazie infinite quindi a Morellander e Lodo per questo viaggio sul Salza e sul Mongioia, il meglio delle Alpi Cozie.