Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Balmelen

Balme
3 amici – verso l’uscita

Siamo qui, in pieno autunno, a prendere un po’ di caldo sole sopra le pareti di Balme. Sì perchè al mattino ormai a Balme fa piuttosto freddo, ma basta salire di poche centinaia di metri e sembra davvero estate.

Superato il paravalanghe arriviamo all’attacco di Elen, una delle tante vie della compagnia dell’instancabile Appiano. Benchè vi siano alcuni spit a proteggere il percorso, la salita è da intendersi in stile piuttosto classico. Però non è sempre semplice integrare le saltuarie protezioni in loco. Nei tiri finali poi mancano quasi del tutto,  ma si trovano sempre le soste, attrezzate anche per una eventuale discesa.

Le difficoltà sono abbastanza placcose e viaggiano intorno al 4cmax, ma sul terzo tiro un diedrone oppone difficoltà intorno al 5b, per pochi metri. Benchè sia disturbata un po’ troppo da discontinuità ed erba, l’arrampicata è sempre gradevole e su roccia aderente.

Arrivati al Labirinto Verticale lo percorriamo in discesa fino al grande masso fessurato. Da qui ci stacchiamo in diagonale verso destra, arrivando alla base della via “3 amici”. Colgo l’occasione di salirla con il suo autore, che è un modo molto più vero, molto più… – che culo che ha certa gente! Le difficoltà sono sempre sul IV, quindi opto per le scarpe normali, ma alcune placche piuttosto continue avrebbero meritato le scarpette.

Dopo la prima lunghezza ci si sposta a destra evitando la grande placca ed il seguente torrione – lì un giorno magari passerà la superamici… Il fianco della grande placca è sorprendentemente bello da salire!

Purtroppo la via, dopo la prima salita di Giorgio con soli chiodi, lasciati generosamente in loco, è stata riveduta con degli spit… trafilati… …chi ha fatto questo lavoro ha dimenticato(?) di rispittare anche le soste, che sarebbero la parte più importante e ora non sono tutte così sicure. Chi lo sa, forse siamo capitati in mezzo ad un work in progress…

Dopo le prime tre lunghezze salite da Giorgio la via prosegue dentro una fessura obliqua su roccia azzurra, tutto a destra. Le protezioni sono davvero poche e poche sono le possibilità di integrare, però a parte una certa impressione con un bel po’ di cautela si prosegue senza difficoltà superiori a quelle incontrate prima.

L’ultimo tiro è un affanno nell’erba alta. Molta cautela. Con un passo un po’ osè ben protetto e placche di quarto difficili da rendere sicure. Giusto per arrivare all’ultima sosta ed uscire a camminare su terreno facile, ma delicato.

Dalla sosta occorre salire verso sinistra, su terreno ripido e roccette (nessuna traccia). Si arriva così sotto una parete nerastra, dove tracce di sentiero (stambecchi?) portano in orizzontale a sinistra (ovest). Voltata una cresta si scende un centinaio di metri su zolle erbose verso nuove tracce di sentiero, che di nuovo in orizzontale verso ovest conducono ora facilmente al Labirinto Verticale. Ecco, in questo modo si evitano doppie di dubbia qualità, o di attrezzarsene di proprie. In caso di nebbia si è spacciati però.

Scendiamo verso il buio della valle. Siamo nel bel mezzo dell’autunno e ottobre offre quelle giornate serene e calde, con quell’aria immobile che è difficile trovare in altre stagioni. Gli unici rumori sono le foglie che cadono, che sembrano rompere un silenzio eterno. Riguardo in alto l’ultimo sole di questa limpida giornata, meriterà cercarlo ancora.

Balme
Verso la base delle vieBalmeLa prima lunghezza di Elen
Balme
Elen II lunghezza
Balme
Elen – penultimo tiro, verso l’uscita
Balme
3 amici – I tiro
Balme
3 amici – la bella terza lunghezza
Balme
Le cenge di discesa
Balme
Lungo il Labirinto Verticale e le ombre dell’autunno
Balme
Balme e l’ultima luce di un giorno d’autunno

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