Ah, quei sogni, ah quelle forze del destino che chi conta spingerebbe a rinnegare, mi riportano un’altra volta sul Corno Stella, il giorno del solstizio d’autunno!
L’idea sarebbe quella di salire sinfonia d’autunno e poi lo storico, un po’ impressionante spigolo NW. L’idea sarebbe anche quella di trovare una giornata estiva, magari pure con tempo perfetto, oltre che caldo.
Troppe pretese? Oggi no, un bel regalo davvero ci hanno fatto quelle strane forze del destino, o è un semplice intreccio di caso o di ragione.
Al Rifugio Bozano l’esemplare gestore ci accoglie e ci consiglia la via Cenerentola cui segue un raccordo di recentissima apertura: un ottimo e diretto modo per arrivare direttamente all’attacco dello spigolo saltando il canale del I tiro.
Alla base di Cenerentola troviamo la scarpina – bene, abbiamo trovato l’attacco della via, indubbiamente! Dopo aver inutilmente provato e riprovato la scarpina, ci rassegniamo a salire la parete. Carina davvero, con un tratto chiave che prevede un ristabilimento su tettino su cui si tratta solo di dar fiducia alla… propria scarpina.
La via è ben protetta e su roccia fantastica, nonostante l’ombra si sale con molta sicurezza. Al V tiro si vira a destra (spit rosso) per salire in leggera diagonale alla sosta da cui ci si cala di una decina di metri (doppia). Alla cengia si attraversa verso destra (faccia a monte) di pochi metri per rinvenire gli spit della nuova via (che nome ha?) che con due tiri belli sostenuti porta alla forcella spartiacque. Il primo tiro supera a destra un tetto su muri e placche interessanti. Il secondo tiro sale lo speroncino verticale a sinistra del canale, con movimenti delicati. Alghe e licheni non disturbano un granché.
Inizia da qui l’impressionante spigolo, su quello che ufficialmente è il suo II tiro. Uno sperone che inizia con una fessura proteggibile, per poi finire su roccia compatta dove spesso i chiodi sono l’unica protezione efficace (così sarà per tutta la salita, ahimè). Un IV+ davvero sostenuto e delicato, ma come lo hanno superato con gli scarponi i primi audaci salitori?
Poi si gira sul lato Lourousa, superando un breve muretto (IV+, passo) ed una fantastica scalettata di III. Il tiro successivo impressiona: un ripido diedro, seguito ad un traverso a destra su roccia verticale o anche un po’ di più (IV+). Esposizione eccessiva per i miei gusti, ma di grande stupore. Il tiro successivo prevede di superare il breve diedrino strapiombante sopra la sosta, che non è difficile se lo si prende per quello che è: un diedro. Ma il muro che segue, che svirgola a destra e poi a sinistra, prevede ancora movimenti delicati. Col senno di poi forse conviene saltare la sosta a chiodi per reperire poco oltre una bella catena. Un ultimo tiretto su roccia instabile ci vede uscire baciati dal sole, all’inizio dall’altipiano.
Una breve corsa e sono alla croce, mentre Giorgio si ferma a cercare le calate. Lui vorrebbe pur giustamente scendere subito, per levarsi il pensiero; io non se ne parla proprio. Voglio vedere il panorama! La giornata è caldissima, tersa, non un filo di vento. Le doppie lungo Esprit Libre si riveleranno molto comode e dirette.
Grazie al cielo, così caldo, limpido e blu da mattina a sera, e grazie a Giorgio per questa salita dal moderno al classicone, piacevole e di soddisfazione.
In letteratura
Il libro Corno Stella di Bergese e Ghibaudo è utile per la relazione di salita allo spigolo NW, ma è anche una bibbia irrinunciabile per le arrampicate nell’intera zona del Rifugio Bozano.
Esposizione
Il sole arriva tardi qui, dopo le 10 -10h30 anche in estate. Lo spigolo NW è quasi sempre all’ombra, mentre la parete viene ben illuminata fino al tramonto.