Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Tantanè finché ce n’è

Se le Valli di Lanzo offrono gite in ambienti molti aspri e isolati, le vicine valli della Val d’Aosta regalano scenari altrettanto grandiosi, ma molto più dolci e bucolici.

Almeno come quello che scegliamo oggi: il Tantanè. Si tratta di una simpatica montagna che si trova poco più a nord del popolare Zerbion.

Si parte da Artaz (La Magdeleine), dalla ragguardevole quota di oltre 1700m, fattore che comincia a diventare indispensabile per partire sci ai piedi in questo caldo inverno. Specie per le gite esposte a sud, come lo è questa.

Nella notte è caduto mezzo centimetro di neve oltre i 1500m, ma è ormai dal 24 dicembre che non nevica davvero, giorno in cui peraltro la pioggia si è portata fino a 2400m. Sfruttiamo quindi la durissima neve rimasta, finché ce n’è.

Gennaio è stato fin qui un mese molto mite, ma anche ben soleggiato, condizione che unita alle brevi giornate ha consentito di mantenere ottime condizioni di neve primaverile. Oggi fa un po’ più freddo del solito, pertanto la neve è gelatissima: tant’è, ci accontentiamo.

Si sale prima un ravanoso lariceto, cui seguono ampi pendii fino in cima. In un paesaggio ampio e gradevole, con un panorama di eccezione. Poco che scalda il sole, sulla vetta si viene subito presi da un benessere da cui è difficile sfuggire via.

Dopo un primo tratto di neve troppo vibrante, completiamo la discesa nel boschetto ravanoso. Neve un po’ troppo dura, ma ci sta di non trovare sempre condizioni eccellenti, solo più che buone. E poi vuoi mettere stare tra montagne così in giornate così belle, quale modo migliore per dar valore a questa breve esistenza.

Grazie a Luciano e Gianni, valorosi faticatori di montagne luminose.

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