Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Signora Libertà, signorina fantasia

Ricordo che mi ha sempre affascinato un’interessante canzone di De André. Come anche fatto da Bertoli in ‘canzoncina‘, o più volte  da Leonard Cohen (Winter Lady, Our lady of solitude), uno stratagemma per render più efficace un concetto astratto è renderlo persona, natura, vita. E di natura la nostra canzone è piena. Se ti tagliassero a pezzetti di De André è una canzone dedicata alla libertà, alla fantasia, o all’anarchia – come da variazione suggerita dall’autore stesso in un suo concerto. Della fantasia ho fatto un titolo a questo spazio web, ma aggiungo anche un altro concetto che a mio parere traspare con intensità da questa canzone. Qualcosa che può esser sì spezzato e disperso, ma per sua natura esiste nonostante. Ovvero un’idea di bellezza naturale. Non certo intesa in senso estetico (non solo), quanto piuttosto in senso interiore, ideale, come qualcosa che aleggia ed è sempre presente nei sogni, nelle speranze, nei desideri e in ciò in cui crediamo.

Se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.

Ti ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore
che cantavi parole leggere, parole d’amore
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.

Rosa gialla rosa di rame
mai ballato così a lungo
lungo il filo della notte sulle pietre del giorno
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino
alla fine siamo caduti sopra il fieno.

Persa per molto persa per poco
presa sul serio presa per gioco
non c’è stato molto da dire o da pensare
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera
spettinata da tutti i venti della sera.

E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.

T’ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali in una mano e nell’altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.

Ma se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.

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