Il mattino ha l’oro in bocca e il sereno in cielo. Cla dice di andare. Dove? Non lo so, non che manchino le vette, anzi sono troppe. Dopo un simposio decisionale la scelta cade sul Monte Morion. Manca ad entrambi. Un giorno mi ci avvicinai, nella nebbia e nella neve d’agosto, ma raggiunsi solo un irrilevante spuntone di roccia.
L’itinerario lo inventiamo, dai Rivotti raggiungendo prima lo spartiacque del Vallone Alpetta e poi salendolo fin sotto il cupolone sommitale. Monte Morion, ovvero rotondo, infatti da est a ovest compie un possente arco di detriti senza alcune creste. La salita avviene tra delicati pascoli, steppe alpine e blocchi di gneiss. Una gran salitona ci porta nei pressi della vetta, un ultimo passo su gneiss e siamo in vetta. C’è solo un ometto ed un grosso palo bianco, che raddrizzo in quanto caduto.
Scendiamo i ripidi pendii che ci riportano alla base del salto terminale della vetta. La giornata è bellissima, il verde dei prati intesse trame tra le pietraie e le lunghe rocce montonate. I torrentelli splendono in cascatelle delicate. Dispiace persino doversene andare. Per cambiar discesa ci portiamo verso la Costa Pra Longis. Qui Cla ha l’audace idea di fare un salto anche sul Piccolo Morion. Piccolo solo di nome! Senza zaini, leggeri e veloci, siamo in cima anche a questa montagna. Pur essendoci già stato, continuo a non trovare semplice individuare il percorso migliore tra le roccette e i ripidi pendii di questa vetta. Ma il percorso si trova e la salita è rapida. Claudia conosce benissimo queste montagne, le scelte su dove salire, scendere, traversare sono sempre immediate e ci trovano reciprocamente concordi. Non mancano rocambolesche cadute con avvitamento, ma solo sui prati pianeggianti.
È stata un lungo concatenamento di montagne belle e selvagge, prive di sentieri, dove regnano solo grandi spazi solitari. Nel cielo di tanto in tanto troviamo il volo dell’aquila reale, una rapida ed elegante planata che fugge oltre un dosso.
Grazie Cla per l’ottima compagnia sui monti rotondi. Complimenti anche al Pastis ed al suo gran temperamento!
Certe giornate non dovrebbero finire mai.
Ho un dubbio: la foto in cui comparite in due ve l’ha fatta il cane?
Certo, lo ha ammaestrato bene!