Soglio col bene che ti voglio! – No, non era proprio così, ma tant’è. La giornata è soleggiata e gira e rigira decido di partire per passare un po’ di tempo su una vetta. Sole e passegiata unici scopi. La neve sul Soglio è scarsa e polentona. Ma è l’unica occasione dell’anno per salire qui e colgo l’attimo. Non che sia chissà che attimo, ma tant’è.
Salgo così tardi che incontro più che altro gente che scende. Ma non è la prima volta che parto tardi per venir qui. Fatico come sempre ad individuare l’attacco, bisogna andare avanti un po’ per la stradina fino a trovare la targhetta con il nome della montagna; tant’è, poi si va via bene. Quando arrivo al colle c’è ancora un po’ di polvere, mi dispiace non esser andato con l’esercito di Cla su qualche pendio tritato a nord… ma tant’è.
Poi guardo bene, e a nord c’è un bel distacco imposto per supero carico più del… chi lo sa. Arrivo in vetta quando un’ultima coppia di sciatori ritardatari (senti chi parla) inizia la discesa. Scatto qualche foto, guardo il Gran Paradiso e mi butto giù. Belle curve su una bella pauta primaverile che prediligo, ma ben presto tocca seguire la strada fino a valle. Tant’è, è stata una bella passeggiata in free solo nel sole.
Il soglio quest’anno è davvero una perla rara, da cogliere appena se ne presenta l’occasione (inafferrabile perchè è uscito un certo articolo sulla rivista del CAI? bohh…). Oggi era il momento, almeno da Pian Audi. Congratulations
La verità è che ho tratto ispirazione dal tuo articolo sulla Rivista. Lo hai salito da tutte le parti, lo hai descritto da tutte le parti… Lo hai omaggiato in modo davvero encomiabile, complimenti! Ci voleva proprio una salita. Mi mancano gli altri versanti, ma prima o poi…
Quindi grazie a te 😉