Siamo alla fine di questo caldo novembre e possiamo chiaccherare sulle previsioni lungo termine per i primi giorni di dicembre, i giorni del nuovo inverno meteorologico.
L’ingresso della nuova stagione muta profondamente i caratteri mansueti dell’alta pressione che ci accompagna in questi giorni. Quest’anno l’inverno pare volersi annunciare con un profondo dinamismo, caratterizzato da movimenti di saccature davvero impressionanti fin verso l’area mediterranea. Sulle latitudini a nord delle Alpi si rafforza anche l’anticiclone russo-siberiano, provocando avvezioni di aria molto fredda verso la Scandinavia, con stau sui monti norvegesi. L’aria gelida potrebbe arrivare a lambire i versanti settentrionali delle Alpi, in particolare le Alpi orientali.
Continua incessante l’anomalo e marcato riscaldamento della zona polare – est groenlandese!
Fin qui siamo sul relativamente sicuro, esplorando l’incertezza possiamo giocarci alcune deduzioni in più (in particolare per le nostre Alpi Graie Meridionali), da prendere con cautela visto il dinamismo e la confusione previsti nell’atmosfera.
Notiamo un possibile tempo molto freddo a nord delle Alpi a dicembre (fino alla Germania, parte della Francia), a causa di moti antizonali provocati dall’Anticiclone russo-siberiano.
Sulle nostre regioni dovrebbe prevalere l’azione di blocco anticiclonico orientale alle depressioni atlantiche, favorendo imponenti sciroccate e nevicate a quote medie o alte sui versanti meridionali delle nostre Alpi. Visto il profondo dinamismo che sembra avere questo inverno non sono da escludere rapidi episodi freddi, come quello che seguirebbe la nevicata a quote basse del prossimo finesettimana.
Almeno a dicembre sembra prevalere un inverno mutabile e nervoso, con forti sbalzi termici, con possibili fenomeni estremi. La vasta presenza di un’area di pressione molto bassa in Europa, ad ovest come a est delle Alpi, potrebbe in parte limitare il föhn.
Dal punto di vista termico, nella media sembra essere il caldo a caratterizzare la prossima stagione fredda. Non è certo una novità. Anche questa volta l’anticiclone termico non sembra avere una sufficiente energia per imporsi in Europa centro-occidentale, casomai potrebbe favorire precipitazioni un po’ più abbondanti del normale bloccando le perturbazioni sulle nostre regioni. Una notevole rimonta calda potrebbe già esserci verso il termine della prima decade di dicembre.
Se poi diamo un’occhiata alle previsioni meteo stagionali (CPC o CNR), allora vediamo come ad un dicembre che potrebbe complessivamente addirittura essere freddo, segua un gran caldo a gennaio e febbraio.
Vale la pena osservare come manchi da decenni un gennaio relativamente freddo. Parrebbe che i mutamenti climatici si osservino soprattutto nei mesi mediamente più freddi dell’anno, che non lo sono più come una volta.
Buon inverno a tutti!
Grazie delle info!
Ma i miei figli mi chiedono. Ma quanta neve ci sarà (a Vonzo) a Natale?
Domanda da un milione di €, incassabili il prossimo 32 di febbraio!
ROK 64 (Piero)
Eh eh eh, le probabilità di sapere quanta neve ci sarà a Natale sono le stesse di incassare un milione il 32 febbraio.
Però, se manca il freddo, almeno non sembrano mancare le perturbazioni. Quindi occasioni se ne dovrebbero presentare già a partire dalla prossima settimana…
Grazie del buon inverno… la verbena e’ ancora fiorita e le api gironzolano sui crisantemi…