Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Gran Bernardè, il ritorno

[gigya src=”http://www.flickr.com/apps/slideshow/show.swf?v=122138″ allowFullScreen=”true” flashvars=”offsite=true&lang=it-it&page_show_url=%2Fsearch%2Fshow%2F%3Fq%3D%2522Gran%2BBernard%25C3%25A8%2522%2Bvettenuvole%26m%3Dtags%26d%3Dtaken-20130102-20130104%26ss%3D2%26mt%3Dall%26adv%3D1&page_show_back_url=%2Fsearch%2F%3Fq%3D%2522Gran%2BBernard%25C3%25A8%2522%2Bvettenuvole%26m%3Dtags%26d%3Dtaken-20130102-20130104%26ss%3D2%26mt%3Dall%26adv%3D1&method=flickr.photos.search&api_params_str=&api_tags=Gran+Bernard%C3%A8%2Cvettenuvole&api_tag_mode=bool&api_min_taken_date=2013-01-02+00%3A00%3A00&api_max_taken_date=2013-01-05+00%3A00%3A00&api_safe_search=3&api_media=all&api_sort=date-taken-asc&jump_to=&start_index=0″ width=”600″ height=”450″ text=”true”]

È esplosa la primavera, in puntuale anticipo come d’abitudine in questi anni miti, puntuale anche in relazione alle previsioni stagionali dell’NCEP, che promulgano la fine dell’inverno entro dicembre. E così iniziamo le sciate primaverili su neve trasformata! L’obiettivo è il Monte Gran Bernardè, un vero viaggio tra valloni incontaminati, ometti ancestrali e lo sterminato caratteristico pendio sospeso.

Anzichè passare da Pianardi, questa volta prediligiamo l’itinaraio dai Chiappili per il Vallone della Vassola. Questa scelta impone un po’ di avvicinamento, ma offre una affascinante eterogeneità di ambienti attraversati.

Si sale a piedi fino ai ponti della Vassola, e ancora oltre fin sui pascoli superiori. La neve è molto scarsa, rispetto alla sciata del 2011 escono tante  più pietre. In alcuni punti manca proprio la neve, così occorre scegliere bene il punto di salita (e di discesa). Sugli ultimi cinquanta metri, più pietrosi, manca addirittura la neve, ma si sale comodamente a piedi.

Non so come descrivervi come ci si sente quassù. Ci troviamo in mezzo ad ambienti selvaggi e dirupati, dove volano aquile che svaniscono repentine tra immani pareti rocciose, mentre sulla neve troviamo tracce di volpi, ungulati, pernici e galli forcelli. Non mancano cospicui branchi di camosci. E una lepre artica più bianca della neve.

La discesa non delude: nonostante sia tutto uno slalom tra le pietre, la neve è ormai primaverile e non si tocca sotto. Imbocchiamo il canalone ombroso che sbocca tra i due ponti della Vassola: anche qui la sciata non è male, ad un fondo duro si sovrappone una spanna di neve polverosa che agevola la ripida discesa. Arriviamo al ponte riscoprendo un sole cocente e rilassante. Una bella fatica, ma lo stare quassù allegerisce ogni affanno.

Gita pensata e programmata dalla Compagnia dei Viaggi del Cammello, in particolare dal Cammello (Ale) in persona! Oggi con Andrea, Clà&Gigi, Gp “ventefioca” (che ringrazio per aver creduto in questo itinerario dopo il sopralluogo estivo), Paolo, Ziano “flippangher”. Per il video accontentatevi (consiglio la visione a pieno schermo in 1080p), oggi mancava il regista Jcr, a cui dedichiamo la discesa nel canalone.

5 thoughts on “Gran Bernardè, il ritorno

  1. Ma quei “baluardi sul precipizio” ???

    A cosa potevano servire?

    Se hai la foto originale (ingrandibile), me la invii tramite mail? Così gli do’ un’occhiata?

    Grazie.

        1. Sono nei pressi di San Bernè, intorno ai 1970-2000m di quota, sopra il valloncello che precipita tra i due ponti della Vassola. Sulla sommità del valloncello c’è questo muretto, dove vedi anche l’omettone:
          http://www.flickr.com/photos/vettenuvole/468569267/
          (di questa foto, del 2007, non trovo più l’originale, maledizione – mi dà fastidio perdere foto, cercherò ancora perchè quel giorno ne avevo fatte tante:) )
          Vedi anche la foto “Pascoli di San Bernè” sul post di Gp, foto fatta una decina di metri più ad ovest della mia…

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.