Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Punta dell’Aquila di Giaveno

Versante nord

Dall’altra parte

Suppongo che non tutti sappiano che la Punta dell’Aquila sia raggiungibile anche dal suo lato nord, partendo poco oltre l’abitato di Coazze. In questo modo si risale il versante più selvaggio, solitario ed invernale della montagna, che diventa difficile immaginare la ressa delle persone sull’itinerario usuale a poca distanza.

La salita prevede un lungo e ampio costolone che porta nei pressi della sella posta un centinaio di metri sotto la vetta, dove ci si ricongiunge con l’altro itinerario. L’ambiente è davvero silenzioso e riposante, una scoperta piacevole e sorprendente. Se poi si aggiunge che l’inclinazione è davvero modesta la scelta diventa ottimale in un periodo di instabilità del manto nevoso.

Tra le alte nuvole che ancora una volta impediscono al sole di palesarsi è tuttavia piacevole la vista sulla pianura screziata da banchi di nebbie e tenui giochi di luce.

La discesa è ventata nel primissimo tratto, per poi lasciare una piacevole neve polverosa fino al torrente del campeggio, dove ringraziamo la montagna per la bella giornata.

Ribadisco che attraversare i torrenti quest’inverno è complicato.
Alberelli
il piacere della boschina
Foschie di pianura
Spazio agli spazi!
L’arrivo in vetta
Il gioco della discesa

I selezionatori delle nevi di oggi sono Enrico Morellander e Enzo, famoso protagonista di sci troppo ripido e che conosco oggi come grande appassionato della Val Sangone. Grazie anche a Jcr per queste belle gite e a Stefano.

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