
La Cima Chiavesso (2824m) è un itinerario sciistico che ho a lungo accarezzato in quanto presenta quei tipi di sviluppi e ambienti che prediligo: lunghi valloni, ampi pendii, panorami eterogenei che cambiano durante la salita e invitano a scoprire man mano il percorso.
Dal momento che i miei amici sciistici vengono qui solo quando prendo l’influenza, ne approfitto oggi che sono solo (e sto bene!) per visitare questa cima, che avevo già raggiunto d’estate circa 25 anni fa. Diamine, sono vecchio e non riesco a porre rimedio: qualunque cosa faccia o non faccia invecchio ancora di più!
Si fa fatica alzarsi per andare… ma dove? Vicino a casa sì, che non ho voglia di andare lontano, ma bisogna pur andare. E meno male di questa scelta, perchè mi rendo conto dopo pochi passi cosa mi sarei perso oggi: la giornata è fantastica, la neve e le condizioni anche. È questo uno di quei pochi periodi nell’anno in cui le sciate primaverili sono in ottimi condizioni e con un grandioso bel tempo.
Il Colle del Vallonetto getta tinte azzurrine nell’ombroso pendio esposto a ovest. Il sole mi sorprende proiettando lunghe ombre sulla valle. Dal colle un’ampia dorsale porta in cima, con un caldo sole e neanche un filo d’aria.
Mi godo la discesa fermandomi di tanto in tanto a fare foto e prender sole. Il variegato ambiente che si presenta alla vista è davvero piacevole e rilassante. Per non togliere gli sci nel tormentato tratto finale attraverso sotto gli Ortetti per scendere i pendii dell’itinerario che conduce all’Autour, una scelta discutibile perchè la neve è esposta ad est e quindi più pappona. Ma ci sta girovagare un po’ oggi e perdere tempo nei posti in cui si sta bene.














Un saluto a Livio incontrato quassù. Ciao Massimo, Clà (grazie Clà).
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