
Due parole su una recente via di arrampicata aperta pochi metri a sinistra di Adriana, sulle pareti di serpentinite rossa che sovrastano Balme, in Val d’Ala (Valli di Lanzo).
La via è stata aperta da Montrucchio e Appiano, si trovano alcune soste a catena, alcuni spit, ma solo all’inizio perchè poi gli autori hanno deciso che la via era meglio classica.
La mia opinione su questa via non è precisa, in quanto non ne ho sempre colto la logica, che si perde in eccessive discontinuità tra pietraie e manovre infinite. Sicuramente ho perso qualche pezzo tra ravanate varie.
Il primo diedro è bello e suggestivo, scavato in una grotta-fessura dalla quale esce un alito gelido. Ma era più logico seguire il diedro completamente, come abbiamo fatto noi, e non scappare a sinistra sul più bello dove individuiamo una sosta ormai lontana, che non possiamo che saltare.
Segue uno spigolo spittato che muore ai fianchi di una fessura obliqua che si congiunge ad Adriana. Saliamo la bella fessura, ma poi scopriamo che bisognava andare a sinistra (in mezzo alle pietraie?).
Segue un gradino, poi rocce rotte, traversino, altre rocce rotte, un diedro breve con un passo disumano che evitiamo… fino a giungere alla base del gran diedro. Bellissimo, facile e ben proteggibile, merita l’intera via. Nella parte alta si passa a fianco di una boitre au lettre e si arriva alla base della placca finale. Bella tosta, complimenti in ogni caso e prima di tutto ai veterani autori.


Grazie a Luca per questa lunga e ravanosa giornata!
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Grazie a te, come sempre un piacere!
alla prossima ravanata 🙂
Ah, questa era la “rampicatina”? ok :D!