Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Inizio inverno

Siamo giunti all’inizio dell’inverno con le prime puntuali nevicate. Situazione ormai non così scontata, in tempi di optimum climatico sempre più avverso ai fenomeni tradizionali della stagione “fredda”.

  • Morefreddo il 27/11. La prima neve seguita da pioggia ha creato un fondo poco spesso, ma molto solido oltre i 1600m sulle Alpi Cozie.
  • Morefreddo, 27/11. Alcuni centimetri di neve fresca su fondo gelato assicurano sciate strepitose.
  • Monte Giulian, 11/12. La neve dell'otto dicembre è piuttosto umida e viene subito crostificata dal forte vento.
  • Dalla vetta del Monte Giulian, Val Germanasca, 11/12. La neve non è tanta, ma arriva fino in pianura.
  • Verso Punta Rossa di Sea (Val d'Ala), il 12/12. Poca neve, con un buon fondo e molta crosta da vento.
  • Salendo verso la Punta Rossa di Sea il 12/12

Si è successivamente consolidato un forte anticiclone sub tropicale. Quello da temperature record, soprattutto in quota. Ma la cronaca non ci fa più caso, ormai gli episodi di gran caldo sono fenomeni “normali”, che si succedono con scontata frequenza.

È comunque da sottolineare che la precipitazione nevosa non è stata seguita da rialzo termico, fattore che ha consolidato la neve al suolo. Anche il successivo consolidamento dell’anticiclone, con cieli perfettamente sereni, contribuisce a mantenere la neve sui versanti meno esposti al sole.

Nel mese di dicembre sembra prendere piede una circolazione molto orientata sui meridiani, con l’anticiclone che si spinge fin verso le regioni polari. Questo meccanismo può determinare lunghi periodi di tempo molto caldo, ma possibili altrettanti periodi di tempo moderatamente o molto freddo. Questa seconda possibilità la vedremo sulle nostre regioni forse verso Natale, o dopo.

Nella media le previsioni stagionali segnalano un dicembre nella media o più freddo del normale (ci va fantasia a vedere le temperature correnti, ma è così), seguito da un gennaio ed un febbraio piuttosto caldi e siccitosi sulle Alpi. Le anomalie termiche saranno meno marcate in pianura, dove non dovrebbe fare caldo, fatto che lascia pensare ad una dominazione anticiclonica diffusa. Potrebbe riaffacciarsi l’anticiclone termico russo, questa potrebbe essere una novità anche sorprendente.

Al momento abbiamo un innevamento moderato sulle Alpi a tutte le quote, come non accadeva da anni, anche se sui versanti meridionali la neve sta rapidamente sciogliendosi all’effetto del caldo sole, destinato a durare almeno alcune settimane.

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